Skandalöser Angriff der Legnano – Ultras auf unseren FCO – Fanbus

Nach dem Nichtantritt unserer Mannschaft beim Rückspiel der Aufstiegsplayoffs für die Serie D möchten wir als Verein wie folgt Stellung nehmen:

Aufgrund des Angriffs der A.C. Legnano  Ultras auf unseren Fanbus und erheblicher Sachbeschädigung und gesundheitlicher Gefährdung unserer Fans und auch Spieler, haben wir nach 45minütiger Beratung entschieden das Spiel nicht anzutreten.

Die Sicherheitsmaßnahmen im und außerhalb des Stadions waren nicht gewährleistet, die Polizeipräsenz war sehr spärlich, es waren weder eine separate Bar noch getrennte Toiletten für unsere Fans vorgesehen. Ein Umstand der sicherheitstechnisch nicht zu verantworten war. Erst nach dem Vorfall des Angriffs auf unseren Fanbus wurde Polizeiverstärkung aus Mailand angefordert und unsere Spieler konnten erst nach über einer Stunde mit einer Polizei – Escorte das Stadiongelände verlassen.

Die Zustände und Voraussetzungen waren für einen würdigen Saisonsabschluss für unsere Mannschaft nicht gegeben, neben den fehlenden Sicherheitsvorkehrungen wurde unser sportlicher Leiter Michael Höller von vereinsinternen Ordnungskräften (Parkwächter) daran gehindert die Vorfälle zu dokumentieren und massiv aufgefordert das Handyvideo zu löschen. Bei Ankunft des Fanbusses waren die Gitter zur Zufahrt zum Stadion nicht geöffnet. Ein einziger Carabiniere war zum Zeitpunkt des Angriffs anwesend.

Diese Umstände haben uns veranlasst, das Spiel nicht anzutreten und somit ein Zeichen zu setzen zum Wohle des Fussballsports, der solche „Fans“ nicht verdient. Auch wenn wir nun das Spiel auf dem grünen Tisch verlieren werden, sind wir überzeugt die richtige Entscheidung getroffen zu haben. Das sind wir unserem FCO und unseren Fans schuldig.

Assalto scandaloso degli Ultrà Legnano al bus della ns. tifoseria

In riferimento alla decisione di non scendere in campo per la partita di ritorno dei playoff di Eccellenza la società DFC Obermais Maia Alta dichiara quanto segue:

Oltre una trentina di tifosi dei Ultrà del AC Leganano hanno assaltato il bus dei nostri tifosi in arrivo da Merano. L’assalto con mazze, aste, pietre e fumogeni hanno danneggitato pesantemente il bus dei nostri sostenitori. A causa di questo assalto abbiamo deciso di non scendere in campo, visto che la sicurezza dei ns. sostenitori e dei ns. giocatori e staff non era garantita. Gli Ultras hanno anche provato a incendiare l’autobus.

La presenza delle Forze d’Ordine era scarsissima, non esistevano bar e servizi igenici separate per la ns. tifoseria, il rischio di mettere nuovamente a contatto i tifosi durante o dopo la partita era concreto. Il ns. team manager Michael Höller è stato addiritura minacciato mentre filmava da esponenti del gruppo d’ordine del AC Legnano sul parcheggio davanti allo stadio. Al momento dell’arrivo del ns. autobus non erano neanche aperti i cancelli del parcheggio previsto per noi. Nel momento dell’assalto era presente un singolo carabiniere.

Visto questa situazione non c’erano le condizioni di scendere in campo, e a parte delle rassicurazioni dei responsabili delle Forze d’Ordine, per altro solo verbali, c’era comunque un potenziale pericolo per tifosi e giocatori. Consapevoli della possibilità che la ns. squadra perderà a tavolino abbiamo preso la decisione di non scendere in campo, anche per dare un segnale forte e di reagire di fronte a queste situazioni di violenza che non hanno niente a che vedere con il calcio e lo sport.